sabato 26 gennaio 2013

L'Ulivo, L'Unione, PD: una storia politica di impegno per gli italiani nel mondo. PDL-Lega Nord: solo tagli e disinteresse.


 
18 mesi di Governo Prodi…
Con Prodi, tutti i capitoli di bilancio degli italiani all’estero aumentano: scuola, cultura, assistenza, Comites, Cgie. Complessivamente, nel 2008, il bilancio complessivo è di 73 milioni di euro. Con la nostra azione parlamentare abbiamo esteso ai residenti all’estero le detrazioni fiscali per carichi di familia e la 14esima sulle pensioni. Ed eravamo pronti ad affrontare il nodo riforma cittadinanza, con la riapertura dei termini per il riacquisto della cittadinanza italiana.

48 mesi di Governo Berlusconi ...
Con Berlusconi si taglia in maniera radicale: nel 2011 si scende a 21 milioni di euro. Oltre 52 milioni di tagli in meno di 4 anni. Poi arriva Monti, ed ecco altri tagli. Si scende a 16.5 milioni di euro.
Dati oggettivi, verificabili, che non possono essere smentiti.

Per questa ragione occorre una inversione di tendenza, occorrono le riforme, ed occorre investire nelle nostre comunità. E dobbiamo credere nelle nostre comunità.

In 48 mesi di Governo Berlusconi, inoltre, gli italiani all’estero sono stati discriminati, cioè trattati in modo diverso, peggiore, che gli italiani in Italia.
Berlusconi ha abolito l’ICI sulla prima casa per gli italiani in Italia ma l’ha lasciata per i residenti all’estero, abolendo le detrazioni introdotte da Prodi e quindi, di fatto, aumentando l’ICI per i residenti all’estero.
Monti ha introdotto l’IMU e non ha voluto ascoltarci, respingendo le nostre proposte di modifica sulla prima casa per gli italiani all’estero. Anche qui occorre una inversione di tendenze che punti alla parità di trattamento.

La nostra azione parlamentare, da opposizione, è stata fortemente limitata dalle proposte di legge “ad personam”, utili al Premier Berlusconi, e dalle vicende giudiziare e personali del Presidente del Consiglio.
Nonostante tutto ciò siamo riusciti a fare approvare l’unica legge di iniziativa parlamentare di un eletto all’estero, la legge “Fedi” (FEDI ed altri: "Modifiche al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in materia di diritti e prerogative sindacali di particolari categorie di personale del Ministero degli affari esteri" (717) Legge n. 38 del 22 marzo 2012 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 86 del 12 aprile 2012).

In tema di personale a contratto della nostra rete diplomatico consolare nel mondo, abbiamo lavorato e ci siamo impegnati per riformare il regime contrattuale, per incrementare le retribuzioni, bloccate da molti anni, per assicurare diritti e tutele a lavoratori spesso dimenticati.
Siamo riusciti a prorogare per tre volte consecutive le detrazioni fiscali per carichi di famiglia per i residenti all’estero. Abbiamo cercato di fermare in tutti i modi le chiusure dei Consolati nel mondo, in particolare Adelaide e Brisbane.

Così come abbiamo insistito affinchè anche in South Australia vi fossero adeguati contributi per organizzare corsi inseriti di lingua italiana rispondendo ad impegni assunti nel MOU tra Ministero degli affari esteri e Ministero della pubblica istruzione dello Stato. Importante infine ricordare l’importante lavoro svolto, insieme a Comites, Cgie, Associazioni e Forum dei parlamentari italo-australiani, per l’inserimento della lingua italiana nel curriculum nazionale, con il suo mantenimento tra le lingua prioritarie. Obiettivo raggiunto anche grazie alla sensibilità di Ministri federali australiani.
Il Forum dei parlamentari australiani di origine italiana, infine, ha visto un nostro costante contributo e questo organismo rappresenta oggi uno strumento incisivo per far arrivare la voce delle comunità italiane d’Australia ai Governi e parlamenti statali e federali australiani.

Adelaide e Brisbane sono ancora Consolati e ci batteremo per farli rimanere operativi garantendo servizi ai nostri connazionali.
Sul fronte dell’informazione, i tagli ai quotidiani di lingua italiana nel mondo sono stati tutti del Governo Berlusconi. Insieme alla riduzione dei finanziamenti a Rai Internazionale.

Sul tema cittadinanza, nonostante le insistenze del gruppo PD, la Lega Nord-Padania non ha voluto neanche affrontare e discutere il tema della riforma della legge sulla cittadinanza. Il Governo Berlusconi, in altre parole, ha ceduto al ricatto della Lega, che continuerà in futuro visto che sono ancora alleati, e respinge ogni ipotesi di modifica alle legge 91 del 1992. Sia per i nuovi immigrati in Italia che per gli italiani all’estero.
Sul tema pensioni sono stati innumerevoli i nostri interventi tesi a migliorare il sistema di rilevazione dei redditi, la verifica dell’esistenza in vita ed il sistema di pagamento delle pensioni. Dobbiamo garantire un moderno ed efficiente sistema pensionitico e far ripartire le Convenzioni bilaterali che attendono revisione e aggiornamento.

Le proposte di legge a prima firma Fedi:

o      Modifiche al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in materia di diritti e prerogative sindacali di particolari categorie di personale del Ministero degli affari esteri (717)
(presentata il 5 maggio 2008, annunziata il 6 maggio 2008)
Legge 22 marzo 2012, n. 38
Gazzetta Ufficiale n. 86 del 12 aprile 2012
o      Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza (718)
(presentata il 5 maggio 2008, annunziata il 6 maggio 2008)


o      Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, in materia di assunzione di impiegati presso le rappresentanze diplomatiche, gli uffici consolari e gli istituti italiani di cultura (719)
(presentata il 5 maggio 2008, annunziata il 6 maggio 2008)

o      Modifica all'articolo 166 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, in materia di destinazione degli impiegati assunti a contratto in caso di chiusura di sedi estere del Ministero degli affari esteri (871)
(presentata l'8 maggio 2008, annunziata il 13 maggio 2008)


o      Istituzione del Consiglio nazionale per l'integrazione e il multiculturalismo (1867)
(presentata il 3 novembre 2008, annunziata il 4 novembre 2008)


o      Modifica all'articolo 37 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, in materia di assistenza fiscale nei confronti dei dipendenti pubblici non residenti nel territorio dello Stato (2176)
(presentata il 9 febbraio 2009, annunziata il 10 febbraio 2009)

o      Istituzione del Comitato interministeriale per la promozione e il coordinamento della ricerca scientifica italiana all'estero (2190)
(presentata l'11 febbraio 2009, annunziata il 12 febbraio 2009)

o      Disposizioni per la revisione dei trattamenti economici del personale della carriera diplomatica e dei compensi comunque erogati dal Ministero degli affari esteri (4820)
(presentata il 1° dicembre 2011, annunziata il 5 dicembre 2011)

Il centro-sinistra negli ultimi anni ha Governato con l’Ulivo e con l’Unione. Abbiamo dimostrato serietà ed impegno ed abbiamo riconosciuto il valoro delle comunità italiane nel mondo con investimenti adeguati.
Anche nei momenti di difficoltà, quando si prospettavano tagli e chiusure di Consolati, siamo riusciti, prima come Comites e Cgie, poi anche con il contributo dei Parlamentari eletti all’estero, a recuperare fondi e a garantire i servizi consolari in Paesi extra-Europei in cui più imegnativa doveva essere la presenza dello Stato.

Con il Governo Berlusconi abbiamo avuto il rifiuto di ogni forma di ascolto, nessuna riforma e solo tagli.
Per invertire questa tendenza, per migliorare la nostra presenza nel mondo, per dare una opportunità vera all’Italia e agli italiani all’estero, che ne sono parte integrante, occorre la svolta del centro-sinistra.

Dobbiamo sconfiggere il centro-destra di Silvio Berlusconi. Non solo per la nostra credibilità internazionale, crollata nel 4 anni di Berlusconi e lentamente riconquistata in questi mesi, ma soprattutto perchè il centro-destra ha mal governato l’Italia e gli italiani all’estero.
Più Italia nel mondo, con servizi consolari efficienti, più risorse per il sistema dell’informazione, dopo i tagli pesanti del Governo Berlusconi, maggiori risorse per la promozione di scuola e cultura italiane nel mondo, accompagnati da una riforma di questo settore importante per l’Italia, con una strategia tesa a valorizzare le nuove mobilità professionali, tecniche e di manodopera, nel mondo. Gli italiani che arrivano oggi nel mondo hanno bisogno di informazioni, servizi, assistenza ed anche di nuove forme di tutela, attraverso le Convenzioni bilaterali e le iniziative governative.

Per portare avanti questo programma, contiamo sul voto delle nostre comunità, della nostra gente, degli italiani all’estero.

On. Marco Fedi
Camera dei Deputati
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